"Una domanda..." Ripetei, incredula "Accidenti dovrò sceglierla bene...".
Me ne vennero in mente cento, o forse una soltanto, che però non avrei mai avuto il coraggio di dire.
Ci pensai, col cuore in gola.
Era inutile fare mille ipotesi, sapevo esattamente cosa chiedergli.
"Te l'avevo già fatta, in realtà... Giorni fa... Ma tu non hai riposto... Hai detto che avevo frainteso, che mi avresti spiegato, ma non l'hai mai fatto.. Ora puoi..." Sentivo il cuore scoppiare, ma nonostante il terrore e l'imbarazzo alzai gli occhi su di lui, sostenendo il suo sguardo, con i miei occhi colmi di terrore e speranza "È me che vuoi... Veramente?" Cercando di tenere la voce il più ferma possibile.
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