Turner ha trascorso 2 anni sul campo in Zambia e ha vissuto questo periodo con gli Ndembu (ossignur non vorrei scrivere il nome della tribù sbagliato....). Già il titolo ti fa capire il senso del testo: la foresta dei simboli di Baudelaire.
Lui cerca di districarsi all'interno di un groviglio di usanze e credenze di questa popolazione: riti magici, iniziazioni maschili e femminili e soprattutto paragoni fra la religione indigena e quella ebraica...io te lo consiglio. Premetto che non è il mio genere ma è stato comunque interessante.
Poi ti consiglierei (ma suppongo tu lo abbia già letto ed assimilato)(è un must per ogni antropologo che si rispetti ;-) ) "il saggio sul dono" di Mauss.
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