“Guarda che per te fare la modella potrebbe essere più difficile di qualsiasi Fatica di Ercole.” Disse Guisgard sorridendo a Clio. “Anzi, credo occorra un'abilità innata. Certo, una svampita dama di corte potrebbe riuscire molto bene in tale ruolo, ma tu...” fissandola tutta “... tu avresti seri problemi... già ti immagino incapace di stare ferma, senza gesticolare o pronunciare... magari pronta a sbuffare ad ogni minuto e a grattarti il naso ogni trenta e trentuno.” Rise piano. “E poi ci sarebbe l'ostacolo più grosso...” facendole l'occhiolino “... il restare nuda davanti al pittore.” Sorrise ancora. “Eh, temo che dovrei darti varie lezioni per trasformarti in una modella accettabile.” Sarcastico.
In quel momento si accorse che Afiel li stava osservando.
“Ti occorre qualcosa, Afiel?” Gli chiese il capitano.
“Io?” Stupito Afiel. “Ah, no... certo che no, signore... anzi, ero qui a fissare il panorama di questa terra...”
“Guarda, potresti ammirarlo meglio dall'altra parte.” Ridendo Guisgard. “Visto che da questo lato si vede solo il fiume. O forse sei come gli insetti?”
“Gli insetti?” Ripetè Afiel.
“Si, che hanno gli occhi capaci di guardare anche dietro.”
“Davvero?” Stupito il ragazzo. “Ecco perchè non riesco mai ad uccidere le mosche!”
“Su, ora va a fare qualcosa di utile.” Fece il capitano. “Il panorama lo vedrai un'altra volta.”
“Si, capo!” Esclamò Afiel, per poi andare via.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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