Risi alla sua descrizione, in effetti sembravo proprio io: insofferente, incapace di star ferma.
"Vedo che mi conosci bene..." ridendo "Comunque, ci sarà un motivo se gli scultori dell'antichità usavano le etère come modelle, e non le proprie mogli..." Facendogli l'occhiolino.
Alzai le spalle "Se credi che combinerò pasticci, allora dammi un altro ruolo.." mormorai, trattenendo a stento un sorriso "Ma.. andremo da soli?" incontrando i suoi occhi.
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