Sul ponte della nave erano in corso i preparativi per quella nuova missione.
Guisgard raggiunse la sua cabina e cercò abiti adatti.
Scelse infine una camicia bianca e dei calzoni stretti, con alti stivali di cuoio.
A bordo vi erano utensili ed attrezzi di ogni tipo, frutto di arrembaggi e bottini vari.
E tra essi il falso pittore trovò l'occorrente per apparire come un vero artista itinerante.
Indossò infine un lungo mantello e tornò sul ponte.
“Verrò io con voi.” Avvicinandosi a lui Chiò.
“Dato il loro travestimento” intervenne Pepe “sarà più semplice avere dietro un apprendista che un qualsiasi altro improbabile personaggio. E voi siete un po' troppo in là con gli anni. Senza offesa, eh.” Fissando Chiò.
“Ci mancherebbe.” Fece Chiò.
“Giusto.” Annuì Guisgard. “Il più giovane fra voi dell'equipaggio è Afiel. Verrà lui e mi farà da apprendista.”
“Ma lui non sa tirare di spada” perplesso Palos “e neanche usare una qualsiasi arma!”
“E chi lo dice?” Disse Afiel. “So usare coltelli e persino sparare!”
“Mah...” dubbioso Palos.
“Verrà Afiel.” Sentenziò il capitano. “E' deciso.”
In quel momento arrivò anche Clio, col suo abito per fingersi modella.
“Sei splendida.” Fissandola Guisgard. “E adattissima.” Guardò tutti loro. “Noi adiamo.”
E i tre scesero a terra, per poi, grazie alle indicazioni di Pepe, raggiungere la chiesa.
Qui videro il Crocifisso e la misteriosa scritta.
Poco dopo erano già in cammino verso la grande città che si poteva ammirare in lontananza.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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