Cosa rendeva così speciale la vera Camelot?
Forse Excalibur, la Tavola Rotonda o il Seggio Periglioso?
O magari la presenza di Mago Merlino, Re Artù o dei suoi formidabili cavalieri?
No, io credo che la cosa più bella a Camelot fosse la regina Ginevra.
Tutti conoscono il suo nome, ma pochissimi l'hanno veramente compresa.
Era una donna, e tale si definiva quando parlava di sé, che divenne regina.
Eppure è su di lei, sulla sua inafferrabile bellezza che ancora oggi ci spinge a chiederci se fosse bionda o rossa, dagli occhi chiari o scuri, formosa o eterea, che i romanzieri di ogni tempo hanno plasmato Camelot nelle loro opere senza tempo.
Tutto a Camelot nasce e finisce con Ginevra.
La sua bellezza ha reso eterno quel reame.
E Novalis diceva che se la bellezza e l'Eternità avessero forma, sarebbero come fiori.
Per questo amo immaginare Camelot simile ad un grande giardino
