Nettuno restò qualche istante a fissare Elisabeth, completamente nuda davanti a lui.
Poi le si avvicinò piano.
“Non so da quanto tempo non vedevo una donna nuda...” disse sussurrando “... o forse non lo ricordo... sei molto bella...” cominciò a togliersi la giacca “... si, molto... ma io davvero non riesco a comprendere nulla di ciò che accade...” posando la giacca sulle spalle di lei “... o forse, più semplicemente, non lo rammento... ma mai ho avuto paura... chissà, perchè non mi interessa vivere o morire... ma quando sei saltata giù dalla nave... io... si, io ho avuto paura. Di cosa? Tante cose... forse di non rivederti... o magari di non avere più fiducia in nessun altro...” sorrise appena “... ma sono felice che tu sia tornata...” la prese in braccio “... quel bagno ti farà bene... ed io potrò riflettere un po'...” la pelle nuda di lei era contro la camicia di seta di lui.
Poi la immerse dolcemente in acqua, aiutandola a lavarsi.
Versò i salì nell'acqua e lavò la schiena della sua falsa moglie.
Furono gesti naturali ed intimi, come se davvero fossero sposati ed amanti.
“Vado a prendere altra acqua calda per sciacquarti...” con una brocca in mano.
Ed uscì.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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