Guisgard sorrise a Clio.
“Non temere...” disse alla falsa modella “... dormirò con un occhio solo stanotte... e non disdegnerò qualche ronda tra la porta della mia camera e la tua...” la fissò “... quanto ai miei sogni... saranno bellissimi, perchè verrò a cercarti in quelli che farò...” le accarezzò lievemente il viso e poi, mentre un servitore attraversava il corridoio, il finto pittore, per non destare sospetti, fece cenno alla ragazza di chiudersi nella sua stanza.
Lui fece lo stesso e ciascuno riposò nella propria camera.
Ma appena dentro, Clio, dalla finestra, sentì dei passi.
Qualcuno era nel cortile e lo attraversava come fosse uno spettro.
Ma la piratessa, abituata a scorgere e ad osservare le sagome di navi lontane tra le tenebre e la foschia del mare, riuscì a riconoscere quella figura.
Era Rossane.
Poi la ragazza si fermò di colpo e si voltò proprio verso la finestra di Clio, restando a fissarla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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