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Vecchio 02-02-2015, 03.28.05   #115
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Bendai il gomito del braccio sinistro e imbracciai lo scudo, era leggero, comodo, non troppo ingombrante.
Provai a dare un paio di colpi a vuoto, e comunque funzionava bene.
Lanciai un'altra occhiata a quegli uomini, ma un attimo dopo mi dimenticai di loro.
Sarios aveva richiamato l'attenzione di tutti, e il favorito era già nell'arena.
Così vi entrai, ancora una volta.
Mentre Sarios parlava chiusi gli occhi, e tutto il mondo scomparve, mentre il cuore iniziava a battere più forte, ma quella fitta dolorosa, si fece silenziosamente da parte.
Salutai il mio avversario come si conveniva, e mi misi in guardia.
Lo scudo leggermente avanti, la mano destra armata accanto al viso.
E poi lo scontro cominciò.
Un combattimento come quello era molto diverso da uno scontro in battaglia, o da un duello all'ultimo sangue per l'onore.
Lì non si trattava di uccidere, ma di guidare chi stava guardando in un percorso da cui era molto difficile tirarsi indietro.
E lo si faceva attraverso il sangue, lo spettacolo.
Non bisognava uccidere l'avversario ma portarlo allo stremo.
Perché è nel momento peggiore che si lotta come non si è mai fatto prima.
La spada e lo scudo lavoravano all'unisono, come se anche io stessi lavorando a due mani, schivavo un colpo mentre colpivo basso, un passo, un colpo, un altro, un colpo di scudo per andare sul fianco e colpire, una finta alta, per poi andare basso alla coscia.
I pensieri si annullavano, il mio corpo sapeva cosa fare, il combattimento assorbiva ogni mia energia, ogni mio respiro, ogni battito del mio cuore.
E lo adoravo.
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