L'alba sulla felice terra di Capomazda, tra le vaste e verdi pianure, i monti lontani ed il corso del Lagno che scorreva in mezzo a quel mondo antico, nobile ed intriso di remoto misticismo, risplendeva di un soffuso e prezioso rosato.
Galgan, poco dopo le prime luci del giorno, era già desto, pronto per il suo giro d'ispezione nella caserma della Guardia Ducale.
Si era guadagnato in breve tempo, grazie al suo valore, il titolo di Capitano della Guardia.
Era un ruolo importante, dati gli eventi turbolenti che il ducato era costretto a vivere.
La Guardia Ducale era di fatto indipendente, legata solo ed esclusivamente alla persona dell'Arciduca.
Questo faceva si che non avesse obblighi, per ora, riguardo all'esporsi a favore di Cimmiero o di Gvineth.
E mentre era impegnato nel suo giro d'ispezione, uno dei soldati gli si avvicinò.
“Sir Galgan...” disse il militare “... pare che ieri sera a corte ci sia stato trambusto a causa di un mendicante. Abbiamo avuto ordine di non far più avvicinare estranei al palazzo.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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