A quelle parole di Elisabeth, De Gur quasi trasalì.
“Non essere sciocca.” Disse. “A chi dovrei venderti? E perchè poi? Sei mia moglie.” Scosse il capo. “Ti ho permesso di seguire ogni tua passione ed ogni tuo desiderio per saperti felice. Ma tutto ciò non deve ritorcersi contro di noi, aizzandoci contro l'ostilità dei due signori di Capomazda. E' così difficile capirlo? Comunque, non ti impedirò di ospitare quel bardo, foss'anche uno straccione. A condizione però che non sia un filo Taddeide e non sia irriverente verso i due nobili signori di Capomazda.” Con tono deciso. "Su, va da lui adesso. Dagli da mangiare. E' questo che ami fare, no? Aiutare i pezzenti ed i reietti." E la fissò con disprezzo.