Clio tornò sui suoi passi e lasciò quel luogo.
Allora, dopo che la ragazza era andata via, la porta della cappella si aprì ed una figura austera uscì fuori.
Il gattino saltò fra le sue braccia e quella cominciò ad accarezzarlo.
“Si, vieni, ti darò da mangiare...” disse l'uomo al micio “... dici che quella ragazza ha udito qualcosa?” Il gattino di strusciò contro la manica dell'uomo. “Magari, invece, era davvero ad attendere solo il suo amante...” alzò gli occhi al cielo “... vieni, meglio rientrare... l'aria è fredda...” e rientrò col gattino nella cappella.
Clio, intanto, era tornata col suo cavallo in città.
E l'abitato cittadino si era ormai destato, con le sue botteghe, le strade discretamente affollate e un soffuso mormorio nell'aria.
Anche la locanda in cui la ragazza alloggiava con Azable e gli altri era già attiva, col suo forno acceso ed il comignolo del camino fumante.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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