a quanto pare siamo tutti più o meno concordi

siamo partiti da una definizione ben circoscritta, esempio l'ambito delle amicizie, per passare ad un aspetto più universale della cosa: ben detto quando si sostiene che vi è una sorta di "controllo delle menti" che gestisce il giudizio della gente. Vi chiedo ora: cosa si potrebbe fare per respingere questa forma di "violenza" sul pensiero del singolo?