Elisabeth ed il novizio, poco dopo, giunsero al convento.
Furono subito fatti entrare e poi condotti dall'abate.
Questi li ricevette nel grande refettorio, dove si trovava in compagnia di altri frati per controllare lo stato di alcuni affreschi lì conservati.
“Benvenuta, milady.” Disse l'abate alla moglie di De Gur. “Sono lieto abbiate risposto con tanta solerzia al mio appello. Prego, seguitemi.” E portò la donna in una stanza adiacente, dove poter parlare tranquilli. “Quello sfortunato è qui al convento. Purtroppo delira ed è impossibile parlare razionalmente con lui. Naturalmente non vi ho fatta chiamare per discutere con lui, visto è inutile, ma solo per somministrargli qualcosa e farlo calmare, magari per poi riposare.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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