Ammone annuì a Clio.
“Hai ragione...” disse deciso, per poi voltarsi verso la porta della cappella.
Cominciò allora a dare duri colpi sul solido legno con cui era costruita.
Colpi che la facevano vibrare potentemente.
“Cosa volete?” Gridò la voce dall'interno. “Andatevene, vi dico!”
Ma l'omone non sembrava deciso a smettere.
Ed alla fine, finalmente, dall'interno la porta fu aperta.
Apparve allora un uomo anziano, dallo sguardo severo, l'espressione decisa ed una lunga barba bianca.
Indossava la tonaca e stava fermo sulla soglia.
In una mano stringeva una stola viola e nell'altra un Rosario.
“Perchè continuate ad importunarmi?” Fissandoli il prete.
E in quel momento, dall'interno della cappella, si udirono di nuovo quelle disumane grida.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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