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Vecchio 14-02-2015, 04.17.57   #398
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Al nominare, da parte di Clio, la Santa Caterina, Don Nicola restò per un momento a fissare prima la ragazza, poi Ammone.
“Non mi dice nulla...” disse poi il religioso “... ed ora smettete di seccarmi.” Fece per richiudere la porta, ma lo stivale dell'omone bloccò l'uscio.
“Noi non ce ne andiamo da qui.” Sbottò Ammone.
“Fate come credete...” scuotendo il capo Don Nicola “... ma ora smettete di importunarmi ed aspettate qui.” E si voltò, scomparendo nella penombra della cappella.
E di nuovo quelle grida.
“Guardati dal prete!” Urlò una voce grottesca dall'interno. “Il prete!”
Ammone allora guardò Clio e le fece cenno di entrare con lui.
I due seguirono così il prete, giungendo in un corridoio, nel quale alcune donne recitavano i Divini Misteri del Santo Rosario.
E vi era una porta chiusa, dietro cui giungevano quelle grida disumane.
Ammone allora decise di aprirla.
E a lui e alla piratessa si mostrò una scena agghiacciante.
Una bambina di una decina d'anni, con l'espressione sfigurata dalla rabbia e le bave alla bocca, stava seduta e legata con delle corde su una sedia, con due uomini ai lati che cercavano di impedirle di farsi del male, tanto si dimenava.
E davanti a lei stava Don Nicola, col suo Rosario e la stola viola.
“Vattene, vecchio!” Gridò la piccola. “Vattene o domani notte verrò io a tormentarti!” Inveendo e bestemmiando.
Il prete allora posò la stola sulle spalle della bambina, che cominciò a gridare ancora di più.
Prese poi dell'Acqua Santa e iniziò ad ungerla, segnandola e recitando preghiere particolari.
E più recitava, più quella gridava, bestemmiava e si dimenava.
“In Nome di Cristo” il religioso, posando un Crocifisso sulla fronte della bambina “lascia questo corpo, demone! Allontanati da lei, fatta ad Immagine e Somiglianza di Dio! E' Cristo che te lo comanda! Per il Suo Santissimo Corpo! Per il Suo Preziosissimo Sangue! Per la Sua Divina Vita, Passione, Morte e Risurrezione!”
Le urla bestiali della piccola divennero ancora più spaventose, ma Don Nicola continuava col suo rituale di esorcismo.
Ed alla fine, dopo un ennesimo ed ancor più terribile grido, la bambina si accasciò e perse i sensi.
Don Nicola allora si lasciò cadere pesantemente su un basso sgabello.
“Scioglietela...” ordinò ai due uomini “... ha bisogno di riposare, povera piccola...”
Entrarono le donne che avevano recitato il Santo Rosario e subito si gettarono davanti al prete in lacrime per ringraziarlo.
“Portate a casa vostra figlia...” Don Nicola ad una di quelle donne “... fatela riposare... e mi raccomando... Domenica in chiesa...”
Quelle persone andarono via e dopo aver sorseggiato dell'acqua, il prete si ricordò di Clio e di Ammone, che erano rimasti sulla porta della stanza ad assistere a quell'esorcismo.
“Ah, siete ancora qua...” a loro il religioso “... siete davvero pedanti...” con aria seccata.
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