“Ciò che cercate” disse Don Nicola a Clio “non lo troverete né qui, né altrove. L'Arciduca è morto. Cercatelo piuttosto al Cimitero, tra i morti. Oppure” con tono severo “tra i fantasmi delle vostre illusioni. Ed ora andatevene.” Con fare spiccio.
Ma all'improvviso, quasi senza accorgersene, lo sguardo di Clio si posò su un oggetto posto su un basso mobiletto, seminascosto da una vecchia credenza.
Era un'ocarina.
E non una qualunque.
Era quella di Guisgard.