Gwen, procedeva su un piccolo e stretto sentiero, fiancheggiato da pini, pioppi, castagni, salici, che in breve divenne viuzza e poi strada maestra.
Tutt'intorno dominava un verde lussureggiante, florido e avvolgente che impreziosiva una campagna vasta e screziata dalle tonalità che solo messer Inverno sapeva donare.
In lontananza alte e azzurrognole montagne, con alcune, le più alte e distanti, che mostravano le cime chiazzate di neve, si stagliavano lungo l'orizzonte evocativo e dominante.
Ormai piccoli centri abitati non dovevano essere lontani, visto che i rintocchi di campane si potevano udire nell'aria, ad indicare l'imminente e Santa Quaresima.
Poi, lungo la strada, Gwen notò una piccola costruzione.
Era al centro di un irregolare spiazzo, racchiuso da una malconcia staccionata e con un insegna che scricchiolava sul basso porticato.
Era una locanda.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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