La carrozza di Altea attraversò la verde campagna Capomazdese, tra querce frondose, campi sterminati e screziati, dossi fioriti e sentieri serpeggianti fino a perdersi in ancestrali radure silenziose.
Avanzava piano, tra il clangore delle assi di ferro battuto, il cigolio delle ruote di legno ed il tintinnio delle redini d'argento tra i morsi dei cavalli.
Infine la vettura arrivò davanti ad un piccolo palazzo dipinto con colori chiari e tranquillizzanti, immerso in un giardino fiorito ed adorno di statue, il tutto ingentilito dal guizzante e fresco getto delle fontane tra i fiori.
Ed un piccolo cancello ottonato faceva da ingresso a quel luogo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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