Guanto restò di stucco a quelle parole di Clio, per poi voltarsi verso Azable e gli altri.
“A questa sgualdrinella” disse con occhi di fuoco “nessuno di voi ha mai messo la museruola? Non sa come comportarsi davanti a chi potrebbe farla chiudere in un bordello adesso stesso?” Battendo un pugno sul tavolo.
“Come sempre” all'improvviso una voce “devo rimproverarti circa i tuoi modi di intrattenere gli ospiti, caro fratello.” Era Cimmiero seguito dalla sua scorta armata.
“Io, veramente...” farfugliò Guanto.
“Dovevi solo intrattenerli, mi pareva di averti detto.” Lo zittì Cimmiero. “Va nelle cucine e ordina di servirci la cena. Su, muoviti.”
Guanto guardò con disprezzo e lussuria Clio, per poi annuire ed obbedire al fratello.
“Allora...” sedendosi Cimmiero “... di cosa volevate parlarmi?” Ai falsi mercanti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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