“Oh, per mille cantori cortesi...” disse Ozzillon a quella presentazione di Gwen “... che io possa divenire il re di tutti i chierici vaganti e che la materia di Bretagna, unita a quella di Francia mi soffochino come l'oro fatale che traboccò dal calice dello sciocco re Mida!” Con fare teatrale. “Ho udito bene dunque? Ma certo! Non ho perduto il dono dell'udito, come invece mi sta accadendo ora con quello del senno! Di questo passo ritroveranno le mie meningi sulla Luna!” Guardò la ragazza. “Dunque voi portate il nome di colei che fra tutte fu la più amata della storia! La Regina di Camelot che riuscì ad avere per sè sola l'ambito battito del cuore del Primo Cavaliere! Insomma, condividete con lady Ginevra il nome che da solo apriva tutti i sogni dell'invincibile Lancillotto!” Esclamò. “Allora, senza alcun ombra di dubbio, siete nata per ispirare, mia cara ragazza! E forse a quest'ora già qualche romantico spasimante vi starà cercando!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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