Il folle fu sorpreso dalla gentilezza con cui Clio gli parlò.
Allora le sorrise.
“Ho veduto lord Guisgard” disse “pochi giorni fa... io ero a vagare per la campagna, quando il belare di alcune pecore attirò la mia attenzione... allora mi avvicinai e vidi un gregge e poco distante stava un giovane... era steso sotto un salice e suonava l'ocarina... sono rimasto a fissarlo per un po', credendo di sognare o di vedere un fantasma... poi una di quelle pecore mi venne vicino, tanto che la sfiorai... allora lui smise di suonare, chiamò a sé la pecora e poi andò via col gregge... e prima di svanire vidi i suoi occhi... azzurri come quelli dei Taddei...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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