La tentazione di infilarmi per le scale e cercare le segrete era fortissima.
E non per un semplice capriccio. Piuttosto avevo motivo di credere che il prigioniero dalla maschera di ferro, fosse trattenuto lì ingiustamente.
I tempi non erano felici per la città. Con il ducato vacante dei Taddei, vi era sicuramente la solita corsa al potere, per conquistare quel seggio rimasto vuoto.
"Dai potenti vengono gli uomini più malvagi"
Ricordai la frase di Socrate e mai, come allora, mi sembrò vera.
La sete di potere era da sempre capace di trasformare gli uomini in bestie senza scrupoli.
Fugai la tentazione di intrufolarmi per le scale. Se quell'uomo era veramente in pericolo o trattenuto ingiustamente, non lo avrei certamente aiutato con un gesto avventato. Una donna sola, fra le segrete di una prigione, sarebbe passata inosservata quanto un cavallo dentro ad un pollaio!
Accelerai il passo, a capo chino, e passai velocemente la scala.
"Devo solo usare un po' di astuzia" pensai, prima di andare a sbattere pesantemente contro Sir Pirros.
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden.
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