Ammone annuì a Clio.
Un attimo dopo i due compagni si lanciarono nella direzione in cui si era udito quel suono.
Ora la campagna, invasa dal chiarore del giorno, appariva meno misteriosa.
I loro cavalli percorsero in breve un buon tratto di quei campi, sempre con l'eco di quel suono come guida.
Ed infine Clio ed Ammone si ritrovarono in un pianoro divenuto di colpo silenzioso, fatta eccezione per il canto dei merli.
“Nulla...” disse Ammone “... più nulla... che sia stato il canto dei merli a trarci in inganno?” Fissando Clio. “O forse è stata solo la nostra pazzia?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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