La carrozza correva fino ad arrivare alla brughiera prima della capitale, ascoltai le parole di Bensuon e sorrisi leggermente..era un bravo ragazzo, mi fidavo di lui anche perchè era così pure per Guisgard..era un pò scanzonato solo e prendeva la vita alla leggera, eravamo totalmente diversi e questa volta guardai io fuori dal finestrino perdendomi in un ricordo non troppo lontano..
Un fulmine forte seguito da un rombo di tuono, non riuscivo a dormire,
accesi una candela e andai a bussare alla camera di Guisgard.
"Chi è? Avanti" udii la sua voce.
Aprii lentamente la porta.."Sono Altea" dissi sottovoce "sei presentabile? Non che mi scandalizzi per carità, ma non vorrei trovare quella milady Ingrid che cinguetta attorno a te".
"Sciocca" .. era il suo modo gentile per apostrofarmi, io risi e lui si alzò dal letto "non stai bene?"
"Questo temporale mi agita, mi sento nervosa..no, non ho paura".
"Vieni" disse con la sua voce rassicurante e prendendo un libro "ti leggerò una fiaba".
"Smettila, signor Simpatia..ti prendi sempre gioco di me" e mi sedetti sul letto vicino a lui.
Ma lui iniziò proprio a leggerla quella fiaba, mentre io ero persa a guardare i suoi occhi vasti come il mare e il cielo e alla fine mi pose una domanda. Avvampai, perchè quella domanda e lui rise "Ovvio, sai a memoria ogni sfumatura dei miei occhi e non hai seguito il mio racconto, sei incoreggibile".
"Mi spiazzi sempre, a volte ho paura di te, come ora..di starti vicino o forse ho solo paura dei forti sentimenti che provo per te e mi blocco..ho paura dell' Amore?"
Lui mi guardò senza dire nulla e mi diede un pacchetto.."Te lo volevo dare l' altra sera alla tua festa ma poi vi era uno stuolo di ammiratori e ho lasciato perdere..ammiratori che tu nemmeno calcolavi e io volevo pure salvare".
Lo guardai torva e aprii il cofanetto, era un braccialetto semplice con una rosa di madreperla.."Ti sei ricordato il mio fiore preferito è la rosa? Eh, ma pure io volevo stupirti quella sera ma eri attorniato dalle ammiratrici urlanti" ed estrassi dalla tasca della vestaglia un cofanetto, lui lo aprì e come una sinergia di pensieri vi trovò un braccialetto con un quadrifoglio.."Ti auguro ti porti fortuna..e ti aiuti a superare difficili prove nella vita..quella vita vorrei tanto dividere con te". Il cuore iniziò a battere forte e mi alzai.."Devo andare, buonanotte Guisgard" e scappai come al solito.
Guardai Bensuon e sospirai, scacciai quel ricordo.."Un patto..se perdo devo folleggiare con te e dedicarmi ai piaceri dell' amore e altro. Tu hai mai amato davvero? L' Amore non vuole patti, è spontaneo e non funziona come dici tu. E se poi avessi ragione io...quindi non ti interesserebbe di me..quindi il tuo non è Amore".
Scossi il capo, non badai a quelle parole..io volevo solo una persona mi aiutasse e appena arrivati a Corte avrei scritto al priore e poi saremmo andati per la campagna..quella campagna che per molti sembrava celasse strani misteri.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe
"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.
"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)
"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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