Quel pastore metteva a seria prova la mia pazienza, che dopo i mesi passati a Miral era passata da poca ad inesistente.
Eppure non potevo fare altro che aspettare, tenendo a bada persino i battiti del cuore, che pensavo si sentissero fino alla fine della radura.
Non potevo rischiare che quel garzone mi vedesse.
Però, pensai, se quel garzone era andato a cercarlo laddove l'aveva visto il pazzo, allora forse non era un caso, ma frequentava abitualmente quel posto.
Al massimo sarei potuta tornare il giorno dopo.
Ma avrei preferito chiudere quella vicenda una volta per tutte quella mattina.
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