Fuori dal carrozzone, via via che la bizzarra vettura avanzava in strada, si udivano le grida entusiaste dei bambini, le risate della gente e gli schiamazzi generati da quella festosa confusione.
“Signori e signori...” disse Ozzillon sul tetto del carrozzone “... la grande e spettacolare compagnia del grande Ozzillon è giunta tra voi, desiderosa di narrarvi di terre lontane, incantate, esotiche ed abitate da creature che molti hanno visto solo nei libri. Ma poi vi saranno grandi storie, ricche di avventure e tesori.” Tra il delirio della folla. “Vi attendiamo dunque al nostro primo spettacolo! A presto!”
Intanto, all'interno del caravan, Gwen era insieme a Rida, con quest'ultima indaffarata a sistemare la sua chiama rossa e ribelle.
“In verità” fece la donna “è qualche mese che sono qui. In principio la compagnia era formata solo da quelli che hai conosciuto e durante gli spettacoli si dividevano i vari ruoli, sia maschili che femminili.” Sorrise. “Poi Ozzillon decise che alla compagnia occorreva una donna e scelsero me. Ora però sono curiosa di sapere che opera metterà in scena il nostro istrionico capo.” Le fece l'occhiolino. “Comunque” mormorò “vorrei prima vedere questa città. Cosa ne dici che se mentre Ozzillon e gli altri sistemano il tutto, io e te ci facciamo un giretto per queste strade? Ti va?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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