Come avevo previsto, si chinò su di me, preoccupandosi della mia caviglia.
Salvare le dame in difficoltà era la sua specialità, dopotutto.
Sorrisi nell'incrociare il suo sguardo, quasi stessi sognando.
Ma sembrava davvero che mi vedesse per la prima volta. Una fitta dolorosa mi attraversò, ma continuai a sorridere, arrossendo appena con gli occhi bassi.
Non potevo certo fissarlo in quel modo se non aveva idea di chi fossi.
"Sto bene, grazie..." Alzando di nuovo lo sguardo su di lui, timidamente "Mi aiutate, per favore?" Porgendogli la mano perché mi aiutasse ad alzarmi.
Risi appena a quelle domande. Io sono più che vera, ma tu? Sei un fantasma? Un riflesso dei miei desideri più segreti? Qualcuno che gli somiglia molto, o cosa?
Oppure sei semplicemente tu, e non hai memoria del passato? O fingi perché non siamo soli?
No, ricordavo lo sguardo di intesa ad Auroria, quando nessuno doveva riconoscermi. Non si era tradito, ma avevo compreso che mi aveva riconosciuto.
Ma ovviamente non espressi ad alta voce nessuna di quelle domande.
"Magari provengo da quei sogni di cui parlavate prima..." Con gli occhi nei suoi, uno sguardo intenso "Quelli che sembrano realtà... Perché lo sono..." Sorrisi, facendogli l'occhiolino a mia volta "Almeno, io lo sono di sicuro.." Alleggerendo il tono della voce, più spensierato.
"Eravate voi a suonare prima?" Dolcemente, sempre con gli occhi nei suoi "Sapete, mentre vagavo per la brughiera chiedendomi dove fossi finita, ho udito quel suono melodioso e stupendo e l'ho seguito... È stata quella musica a condurmi da voi... Credevo di vagare per la brughiera tutto il giorno senza incontare nessuno, siete stati una benedizione..." Timidamente "Ah, che sbadata... Permettete che mi presenti, il mio nome è Clio.." Chinando appena il capo in un cenno di saluto.
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