Scese dal carrozzone, Gwen e Rida cominciarono ad inoltrarsi nelle variopinte strade di Capomazda, ricche di botteghe colme di vetrine con ogni genere di prodotti e merce.
Dai salumi ai formaggi, dai vini alla frutta, dai dolci al pane, passando poi per i negozi di abiti, di armi, di antiquariato, di mobili e di cimeli più o meno ricercati.
E per le strade vi erano mendicanti in cerca di carità, zingare che assicuravano di conoscere passato e futuro, cantastorie, saltimbanchi, burattinai e artisti improvvisati d'ogni tipo.
E mentre Gwen e Rida passeggiavano in quella vivace baraonda, ad un tratto udirono una voce alle loro spalle.
“No, non mi crederà mai...” disse qualcuno.
Rida si voltò di scatto e vide alcuni soldati.
“No, non mi crederà mai, vi dico...” ripetè uno di quelli “... cosa pensate?” Fissando i suoi compagni e poi voltandosi a guardare Gwen. “Che oggi esistano ancora ragazze che credono alle favole di una volta?” Con gli occhi in quelli della ragazza di Avalon. “No, mi prenderebbe per un folle...”
I suoi compagni risero.
“Ma dopotutto” aggiunse il militare “cos'è un innamorato se non un folle? Dico bene, amici miei?” Era un giovane dai bei lineamenti, gli occhi scuri ed i lunghi capelli neri.
“Chi può dirlo, amico mio!” Esclamò uno dei suoi compagni. “Io direi di dichiararti!”
E gli altri militari annuirono divertiti.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|