Sorrisi ad Afel, con un leggero cenno del capo quando il pastore mi rivelò il nome del pastore. Ma poi sbiancai nel sentire quel nome.
Icarius...
E io che avevo pensato di arrivare lì e chiamarlo proprio con quel nome.
Ma poi avevo cambiato idea, per non attirare troppo l'attenzione, ed evitare di essere presa per pazza.
"Icarius..." Ripetei, cercando di celare, per quanto possibile, il mio turbamento "È un bel nome..." Dissi soltanto.
Un nome intriso di ricordi, si sogni e di speranze.
Come poteva essere una coincidenza?
Da quando io credevo alle coincidenze?
Allora perché? Com'era possibile?
"Piacere di fare la vostra conoscenza, allora..." Con un sorriso cordiale "Come ho detto, è stata la vostra musica a condurmi di qui.. È un'ocarina vero?" Quasi distrattamente.
"Ah, ma io qui mi metto a chiacchierare e mi dimentico che devo andare al mercato..." Con una smorfia "Voi avete l'aria di chi è cresciuto e vive da queste parti.. Sapreste darmi qualche indicazione per non perdermi di nuovo?" Con gli occhi in quelli azzurri di Icarius.
Non riuscivo a smettere di guardarlo.
Dovevo trovare un modo per poterlo rivedere, forse solo passando del tempo con lui sarei riuscita a capire.
Se era solo un'allucinazione, allora era solo il candidato perfetto per il piano del Patto delle Civette.
Se era lui e aveva perso la memoria allora, beh... Gliel'avrei fatta tornare, in un modo o nell'altro.
Oppure gli sarei stata accanto, senza che lui sapesse che ero già sua.
Ma dovevo esserne sicura, il cuore poteva giocarmi brutti scherzi e non potevo rischiare.
Ma troppe cose non quadravano, troppe coincidenze, troppe domande senza risposta.
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