Icarius fissò negli occhi Clio, quasi rapido dal colore e dal candore, dalla dolcezza con cui quella ragazza gli parlava.
“Icarius, si...” disse piano, quasi senza accorgersi che stringeva ancora la mano di lei nella sua “... in verità non mi è mai parso così bello il mio nome... mai come oggi, sentendolo pronunciare da voi...” accennò un sorriso tra l'imbarazzato e l'incerto “... eh, ma che sciocco, rieccomi a giocare a fare il poeta...” scosse il capo “... c'è un mercato, poco distante da qui... in verità è piccolo, ma fornito per la gente di queste lande, che non hanno poi tante pretese... ma magari voi siete diversa... non so neanche chi siete, né da dove venite... chissà, siete una nobile dama... allora forse dovrei indicarvi il mercato grande della capitale, ma che io non ho mai veduto...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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