Chiusi gli occhi per un istante a quelle parole.
Già, non c'era più tempo, dunque dovevo parlare del pastore.
Mi si strinse il cuore, se gli fosse successo qualcosa per colpa mia, non me lo sarei mai perdonato.
"In verità.." cominciai, guardando Ammone "Abbiamo cercato il pastore di cui parlava il pazzo, rammentate? E beh, ecco... sembra davvero lui... ho persino avuto l'impressione che fosse lui ma avesse semplicemente perso la memoria.." con un sorriso triste "Ma è una persona semplice, non ha mai lasciato la brughiera... occorrerà tatto e sensibilità per convincerlo a cambiare totalmente vita.." esitai "Potrei parlarci io..".
Tatto e sensibilità non erano certo le mie qualità, ma quegli uomini non mi conoscevano molto bene, e io non sopportavo l'idea di vederlo impaurito e spaesato.
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