Sorrisi a Icarius, annuendo appena, quando mi disse di restare.
Ero felice che avesse apprezzato le marmellate, ma naturalmente era stata una mossa scorretta da parte mia.
Lui però non poteva saperlo.
"Oh, lo so.." mormorai, con voce calda, senza staccare gli occhi dai suoi "Scommetto che potresti scrivere un libro sull'argomento.." sorrisi ancora, vagamente divertita.
Ma arrivarono quelli del Patto delle Civette. Ero furiosa, non avevo detto loro di darmi almeno il tempo di spiegare le cose a Icarius?
Istintivamente, superai Icarius di un passo, in modo che non potesse vedere la mia espressione, e che potessi proteggerlo, nel caso fosse necessario.
Sapevo che non volevano fargli del male, ma sapevo anche che non sarebbe stato semplice.
Mi chiesi cosa stessero pensando quegli uomini. Certo, credere che un uomo non sia morto è più difficile piuttosto che pensare che esista un pastore che somiglia molto all'Arciduca.
Eppure, se anche avevano visto una sola volta Guisgard, sapevano che quegli occhi erano difficili, se non impossibili da replicare.
Ricordavo ancora il mio stupore quando vidi Guisgard per la prima volta alla luce. Com'era possibile? Mi chiedevo: come potevano esistere degli occhi identici a quelli del mio Icarus? Beh, la faccenda si era risolta da sola, trattandosi della medesima persona.
E ora provavo la stessa sensazione.
Restai lì, un passo avanti a lui, pronta a scattare, in silenzio, attendendo la risposta degli uomini.
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