Giovanni ascoltava le parole di Clio, tenendo a stento fermo il suo cane.
“Perchè...” disse poi il cieco “... perchè dovrei fidarmi di voi? Neanche vi conosco... chi siete davvero? E chi erano quegli uomini? Cosa volevano da Icarius?”
Ma proprio in quel momento arrivò di corsa Afel.
“Chi è?” Urlò Giovanni, mentre il suo cane era sempre più nervoso.
“Sono io...” ansimando per la corsa Afel “... è... è incredibile...”
“Di cosa diavolo parli?” Domandò Giovanni.
“Un uomo...” tossendo Afel “... un uomo giunto dal curato... credo sia un becchino... è fuggito da Capomazda... farfuglia cose assurde... dice che la tomba è vuota e che hanno ucciso i due becchini che lavoravano con lui... e teme di fare la loro stessa fine... ora è nella casa del curato...”
“Tutti i pazzi sembra che abbiano scelto questo giorno per radunarsi qui...” mormorò il cieco.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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