Galgan lottò contro se stesso.
Contro i sui limiti, le sue miserie, le sue tristezze e le sue paure.
Lottò con ferocia, con vigore, con impeto contro la follia ed il peccato.
E pregò.
Lottò e pregò.
Lottò, pregò e chiese Misericordia.
E intanto si udivano le grida grottesche e lascive di quella donna, anch'ella impegnata in una dura battaglia.
Le forze del male hanno mille volti, mille voci.
Ed entrambi, Galgan e la donna, ingaggiarono battaglia contro il medesimo nemico.
E alla fine il cavaliere eremita udì solo la voce di Don Nicola sui gemiti di quella donna.
“Bestia immonda...” disse il religioso “... abbandona questa creatura che il Signore Gesù Cristo si è degnato di fare a Sua Immagine. E' Lui stesso a comandartelo. Te lo comanda per la Sua Santa Passione, per la Sua Morte e per la Sua Risurrezione. E' il Suo Preziosissimo Sangue ad ordinarlo. E' il Suo Santissimo Corpo ad imporlo. Va via, bestia immonda. Nel Nome del Padre... del Figlio... e dello Spirito Santo!”
Altre urla di sofferenza della donna, fino a quando cadde senza forze e svenuta sul letto.
Don Nicola allora si sedette su un baso sgabello e si fece il Segno della Croce.
“E'...” mormorò Lucas “... è finita, padre?”
“Si...” annuì il religioso “... è finita... grazie a Dio...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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