Il cielo era di nuovo cupo ed impenetrabile sulla brughiera.
Alte e dense nuvole avevano avvolto ogni cosa, rendendo l'aria umida, avvilente e sinistra, come se flagelli e pene stessero per abbattersi sul mondo sottostante.
Giovanni non disse nulla a quelle parole di Clio, restando con un'espressione turbata e di impotenza.
“Abbiamo visto quel becchino” disse Ammone alla piratessa “e anche scambiato qualche parola con lui, almeno fino a quando il curato che lo ospita ci ha permesso di farlo. Comunque sembra un ebete. Farfuglia cose senza senso e crede che qualcuno voglia ucciderlo. Infatti gli altri becchini, racconta, sono stati trucidati perchè hanno visto la tomba vuota. La tomba di Guisgard.” Si guardò intorno. “Ma dov'è lui? Dov'è andato?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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