Il rumore del fuoco e della legna che si consumava faceva da sottofondo alle parole di quegli uomini.
Vi era un mormorio soffuso e confuso che si confondeva con le borracce che si passavano fra loro, il tintinnio degli speroni e i nitriti dei cavalli legati poco lontano.
“Dobbiamo decidere ed agire...” disse Rodolfo ai suoi.
“Si potrebbe rapirlo.” Propose uni di quelli.
“Si e magari drogarlo per fargli fare ciò che deve, almeno in pubblico.” Aggiunse un altro.
“Prima dobbiamo trovarlo.” Fece Rodolfo. “Così mi renderò conto se davvero somiglia così tanto al duca.”
“Parlano di lui.” Ammone a Clio, che ben nascosti, insieme ad Afel e al cane di Giovanni, ascoltavano le parole di quegli uomini.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|