Furono gesti delicati quelli di Clio e Icarius restò ad osservarla in silenzio, quasi ammaliato dalla dolcezza che era capace di sprigionare quella ragazza che solo pochi istanti prima aveva ucciso un feroce lupo senza battere ciglio.
Poi quando lei si strappò il lembo della sottoveste, mostrando appena la gamba fino al ginocchio, il pastore fu tentato di voltare lo sguardo, ma non lo fece.
Per un istante restò a guardare la bianca pelle della piratessa.
Sentì così qualcosa che rese vivo lo scorrere del suo sangue nelle vene ed il cuore accelerare di colpo.
Ed ogni volta che le mani di lei sfioravano il suo braccio nudo, lui avvertiva sensazioni forti che accendevano un impulso nuovo per lui, mai sentito prima.
“Un duca...” mormorò mentre Clio lo medicava “... saprebbe difendersi... saprebbe lottare e proteggere la sua donna... io invece no...” la guardò in quei suoi occhi chiari “... se fossi il duca avrei avuto molte donne immagino... o comunque avrei avuto te...” esitò.
Voleva continuare.
Chiederle tante cose.
Ma tacque, lasciando che la ragazza di Miral continuasse a medicare la sua ferita.