Quegli occhi, così azzurri, così intensi, eppure con quel l'espressione incerta che non vi avevo mai letto, ma che trovavo così adorabile.
Quel contatto leggero, appassionato, che giocava con le mie labbra.
Oh come avrei voluto poterlo assecondare in quel suo gioco pericoloso, pensai, mentre un fremito mi attraversava la schiena.
Ma non potevo, dovevo essere certa che fosse lui, e non avevo che dubbi e indizi.
Poi quel bacio.
Un bacio che interruppe di netto i miei pensieri.
Un bacio capace di farmi fremere come non accadeva da molti mesi.
Un bacio dolce, leggero, ma non per questo meno appassionato.
Un bacio a cui non mi sottrassi.
Ma poi fu lui a staccarsi da me, facendomi spalancare gli occhi di botto, in un irrazionale moto di insoddisfazione, per poi tornare alla realtà, cercando la sicurezza nel mio respiro.
Bravo, nani, sei più in gamba di me...
Sorrisi, osservandolo mente farfugliava delle scuse.
E dire che io avevo anche sperato che il bacio gli facesse tornare la memoria.
Ma la vita non è una favola, dopotutto.
Così, mi limitai a scuotere la testa.
"Non devi scusarti..." Sorrisi dolcemente, sfiorando con una carezza quella guancia che in qualunque altra situazione avrebbe accolto la mia collera.
Ma come potevo prendermela con lui? Con quegli occhi sognanti? Con quei modi gentili?
Sapevo che prima o poi sarebbe successo, avevo giocato col fuoco fin dall'inizio, sperando che lo aiutasse a ricordare.
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