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Vecchio 11-03-2015, 17.31.57   #1235
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Pirros ascoltò il racconto di Tessa circa le sue presunti origini, senza interromperla.
“Se davvero il tuo nome ti rimanda a quello dei Taddei a me stupisce che tu poi sia cresciuta in un convento.” Disse l'uomo. “Dopotutto quei porci Taddei hanno dominato questo ducato per secoli, fino alla morte pochi mesi fa del loro ultimo duca. Ma a me non interessa chi tu sia. Mi interessi tu e basta. Il resto mi è indifferente.”
Ma poi, quando la ragazza chiese ancora del misterioso prigioniero, Pirros si mostrò alquanto seccato.
Egli infatti non comprendeva perchè mai lei avesse preso a cuore la storia di quel miserabile senza nome.
Come se la pietà per un proprio simile fosse ignota a uomini come Pirros.
“Io non capisco...” scuotendo il capo Pirros “... io sono qui recluso, rischiando in qualsiasi momento di essere trovato dagli uomini di Cimmiero e tu invece pensi a quel prigioniero miserabile...” sbuffò “... comunque, se proprio vuoi saperlo, una volta morto un condannato viene chiuso in un sacco con una palla di ferro ad un piede, messo su un carretto e condotto fino al Lagno. Lì poi viene gettato in acqua e tanti saluti. Il Lagno è il Cimitero per quei porci.”
“Che fine ignobile...” mormorò Edwig “... senza neanche l'Estrema Unzione...”
“Sono reietti e feccia quegli uomini...” fissandola Pirros “... un danno per la società e per gli altri uomini.”
In quel momento arrivò qualcuno.
“Entrate pure, Arpan...” disse Edwig.
Era un pastore che di tanto in tanto portava latte e formaggi alla donna.
“Vi lascio qui il latte ed i formaggi” fece l'uomo “poichè sono di fretta. Vengo infatti ora dal mercato cittadino e laggiù non tira certo un'aria rassicurante...”
“Perchè?” Chiese Edwig.
“Il nuovo duca, lord Cimmiero, ha letto pubblicamente il suo testamento... egli ha messo tutti nel sacco, poiché ha nominato suo erede una città straniera... una certa Mauriana... così facendo neanche il vescovo potrà fargli nulla, in quanto quella città è retta da un governo ateo che non riconosce Dio, nè tanto meno la sua Chiesa... se il nuovo duca venisse scacciato o ucciso, le truppe di Mauriana sarebbero in diritto di invadere Capomazda...” aggiunse il pastore.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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