Quell'ululato.
Stridulo e grottesco, lungo ed avvilente.
Echeggiava sulla brughiera come un lamento, un monito a chiunque volesse attraversarla.
Come se quelle lande appartenessero per diritto al predatore ed alla sua preda.
“Milord...” disse preoccupata la servitrice.
“Hai chiuso i cancelli?” Chiese Aneas, con uno sguardo inquieto.
“Si...” annuì la vecchia.
“Anche quello del cortile?”
“Ho dato ordine allo stalliere di chiuderli...”
“Accertatene.” Ordinò l'uomo dagli occhi azzurri. “Poi accompagna la nostra ospite in una delle stanze. E fa che si chiuda dentro. A chiave.” Guardò per un istante la ragazza di Miral. “Domani la riaccompagneremo ovunque vorrà.”
La vecchia servitrice con un cenno chiese alla giovane di seguirla.
Aneas invece restò a fissare il buio della sera da una finestra.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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