Clio corse giù per le scale chiamando Icarius e lui, nel sentirla arrivare, nell'udire la sua voce radiosa ed entusiasta, o forse solo nel sentire la sua voce che lo chiamava, smise di suonare, si alzò e le andò incontro, aspettandola giù alle scale.
E quasi senza accorgersene la prese fra le braccia.
“Buongiorno, Clio.” Disse il pastore sorridendo.
Poi la ragazza gli raccontò del sogno.
“Beh, sembra sia stato molto reale...” mormorò lui “... anche troppo direi... e un po' sono pure geloso, visto lui ti ha avuta vicina stanotte.” Sforzandosi di sembrare divertito. “Sarà stata la storia che ti accennai ieri sera... mi spiace averti causato un sogno così inquietante... e poi, se vuoi saperlo, lui non mi sta molto simpatico... mi rammenta il tuo Guisgard...” quasi di getto, senza badarci “... già...” annuì poi inquieto.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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