“Sai...” disse Icarius, prendendo Clio per mano e portandola accanto al camino, per poi sedersi con lei davanti al fuoco “... a volte sogno prima le storie che poi scrivo... come bagliori, frammenti di ispirazione... e altre volte nei sogni stessi trovo scene e finali per completarle...” sorrise quasi imbarazzato “... forse perchè infondo sono un sognatore... o magari solo perchè vivo un po' troppo con la testa fuori dalla realtà, come mi dice sempre Giovanni...” massaggiandosi la fronte.
Ma proprio in quell'istante qualcuno bussò.
Il pastore saltò in piedi e da dietro le tende sbirciò fuori.
“E' Giovanni...” a Clio.
Lo fece entrare.
“Sono stato a prendere un po' d'aria...” disse il cieco “... e ho incontrato alcuni contadini...”
“Bene.” Annuì Icarius.
“Mica tanto...” fece Giovanni.
“Perchè?” Chiese il pastore.
“A Capomazda ci sono novità...” spiegò il cieco “... e non sono buone...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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