Tessa uscì ed il misterioso prigioniero fu sul punto di fermarla, ma l'effetto del veleno era ancora in atto e lui dovette attendere qualche minuto prima di potersi alzare dal letto.
E una volta in piedi si guardò così allo specchio, cercando di leggere attraverso i suoi occhi, l'unica parte del suo misterioso viso ad essere visibile attraverso quella maschera, chi fosse realmente.
Ma l'azzurro del suo sguardo appariva enigmatico, mutevole, vago e sfuggente.
Un moto di rabbia allora lo colse.
Intanto Tessa raggiunse la stanza dove si trovava la Madre Superiora.
E con la religiosa trovò anche Edwig.
“Tessa...” disse la Madre Superiora “... allora? Gli hai parlato? Cosa farà ora? Cosa ha deciso?”
“Di certo non può restare con quella maschera sul viso.” Mormorò Edwig. “Ma come può aprirsi? Ho visto serve una chiave e di sicuro sarà nelle mani di colui che ha chiuso il suo volto in quella maschera...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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