La carrozza entrò nel cortile del Palazzo Ducale ed una marea di pensieri, inquietudini e paure avvolsero l'animo di Elisabeth.
La vettura si fermò ed un servitore giunse ad aprire.
Fece scendere la donna ed il cocchiere gli consegnò un biglietto da parte del militare che custodiva il castello un tempo di De Gur.
Il servitore lesse ed annuì.
“Seguitemi, milady...” disse poi ad Elisabeth “... vi condurrò da Sua Signoria.”
Il palazzo era vivacemente animato da militari, funzionari, servi e dame di vario tipo.
Tutti sembravano spensierati e felici, rendendo quel luogo curiosamente caotico.
Elisabeth fu condotta in un androne e poi attraverso un lungo corridoio, fino a salire ai piani superiori del palazzo.
La donna ed il servitore raggiunsero un vasto salone e qui attesero.
Dopo un po' entrarono alcuni individui.
E uno di questi era Cimmiero.
Il servitore gli mostrò il biglietto.
“La moglie di De Gur...” sorpreso il duca, per poi ridere “... vedo che avete molto più coraggio di quel cane che avete sposato, madama!”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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