Tessa bussò e trovando la porta accostata, non udendo nessuno, entrò.
Ma il prigioniero non era più nella stanza.
La finestra era però aperta e la ragazza poté sentire delle voci che salivano dal chiostro.
E così dalla finestra vide due figure.
Uno era il giardiniere del convento, che lei conosceva benissimo, mentre l'altra era incappucciata.
Ma dalle movenze e dall'aspetto Tessa la riconobbe.
Era il prigioniero dalla maschera di ferro.
I due conversavano.
“Allora” disse il giardiniere all'ex galeotto “siete qui per l'elemosina?”
“In un certo senso...” mormorò lui “... ma l'elemosina può essere di molti tipi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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