Trascorsero le tre ore, in cui i due ragazzi si esercitarono.
Per Clio la lotta era una filosofia, prima ancora di essere un'arte marziale.
E da queste prime e basilari nozioni la piratessa passò poi ad impartire al pastore i concetti e la conoscenza dell'arma bianca.
E più passavano i minuti, più l'allenamento cresceva in difficoltà.
Più volte lei lo richiamò per aumentarne la concentrazione.
E forse in quel momento e per la prima volta, Icarius cominciò a vedere Clio com'era veramente.
Una guerriera.
Colpire, parare, schivare, poi proiezioni, scatti, colpi alti e bassi e così via.
E più volte il pastore restò disarmato o si ritrovò caduto in terra.
E quando per l'ennesima volta cadde nella polvere, la spadaccina gli allungò una mano per farlo rialzare.
Ma nell'alzarsi, Icarius tirò quasi a sé la piratessa, ritrovandosi così vicinissimi.
L'uno con gli occhi in quelli dell'altra.
Ed il pastore allora fu sul punto di baciarla.
“Pausa.” Disse arrivando qualcuno. “Pausa, ve la siete meritata.” Era l'uomo che li aveva condotti là.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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