“Allora, messere...” disse Rodolfo a quegli uomini “... sembra che questo nostro fortuito incontro sia benvoluto dal caso. Eccellenza...” rivolto ad Ambutos “... non siete ancora giunto nella capitale, eppure il suo signore già vi pone il suo saluto. Questi è infatti lord Guisgard, Arciduca di Capomazda.” Indicando Icarius, che cercando di non tradire le sue preoccupazioni si sforzava di apparire sicuro di sé e tranquillo.
“Vi prendete gioco di noi, messere?” Il funzionario a Rodolfo, dopo aver scambiato un lungo sguardo con Ambutos che invece restava in silenzio, come fosse cinico osservatore di quella scena. “Abbiamo sentito dire che l'Arciduca è morto mesi fa.”
“Invece non è così, messere.” Replicò Rodolfo. “Come vedete, egli gode di buona salute ed ora si accinge a tornare nel suo Palazzo Ducale.”
Il funzionario apparve come inebetito.
“Allora” prendendo la parola Ambutos “vorrà dire che faremo la medesima strada insieme.” Col suo enigmatico sorriso. “Anche noi infatti siamo diretti al Palazzo Ducale. Prego, dunque, fateci strada.”
Rodolfo guardò Icarius e Clio e fece loro cenno di riprendere il cammino.
E così fecero tutti gli altri, seguiti da quel drappello giunto da Maruania.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|