Clio sistemò il suo semplice bagaglio ed iniziò a guardarsi intorno.
Ma da una stanzetta laterale, dove la finestra era semiaperta, le parve di sentire qualcosa.
Erano delle voci.
Ed anche concitate.
E ad un tratto ne riconobbe qualcuna.
Si trattava di Azable e di Samondo.
Provenivano da una camera non troppo distante dalla sua evidentemente.
“Vi dico che quella ragazza la conosciamo.” Disse Azable. “E' giunta a Capomazda insieme a noi, per poi sparire senza lasciare traccia.”
“Ne siete certo?” Chiese Cimmiero.
“Si, certo!” Annuì Azable.
“Si, confermo, milord.” Fece Samondo.
“Ora rammento...” mormorò Guanto “... si, la ricordo anche io... faceva tanto la sostenuta... non passa inosservata però...”
“Era una mercenaria ed esperta d'armi.” Rivelò Azable. “Cosa diamine ci fa al seguito del duca?”
“Avrà offerto i suoi servigi al duca, immagino.” Disse Samondo.
“Dovrebbe offrire altro...” con tono lussurioso Guanto “... guadagnerebbe di certo molto meglio, quella sgualdinella...”
“Comunque non mi convince il suo essere qui...” pensieroso Samondo “... non so, ma potrebbe esserci qualcosa sotto...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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