Mi addormentai accanto al fuoco, al suono dell'ocarina del prigioniero.
"State attenta alla Gioia dei Taddei", mi disse il monaco vestito di nero.
Non riuscivo a vederne il volto, mentre seduto ad un tavolo, mangiava carne cruda.
"La Gioia dei Taddei?" chiesi io perplessa "Cosa posso avere io a che fare con la Gioia?".
Il monaco nero accese allora una candela, si alzò ed aprì una tenda rossa.
"Andate, Teodora Tessa Taddei, quello è il vostro labirinto, la vostra strada" mi disse, indicando un intricato sovrapporsi di scale e cunicoli.
"Posso portare con me un libro?" chiesi al monaco.
"No, devi entrare da sola. Non ti servirà nessun libro contro la Gioia".
Mi svegliai gridando il nome di Bernard.
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Footfalls echo in the memory, down the passage we did not take, towards the door we never opened, into the rose garden.
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